La cavitazione medica è un trattamento di Fisioterapia Estetica, non chirurgico, che ha come obiettivo quello di ridurre lo spessore del grasso  sotto-cutaneo, soprattutto  a livello dell’addome e delle gambe e soprattutto nelle zone in cui è localizzata la cellulite. Il trattamento non è invasivo e rappresenta un’alternativa abbastanza valida alla liposuzione.

La tecnica   sfrutta gli ultrasuoni a bassa frequenza, che vengono utilizzati per il rimodellamento corporeo. I risultati possono essere anche definitivi, se si rispettano le indicazioni mediche, se si seguono una corretta alimentazione e uno stile di vita attivo e sano.

Cos’è e come funziona

La cavitazione medica è una tecnica che non si basa sulla chirurgia e che serve a diminuire lo spessore del  grasso sotto-cutaneo, agendo soprattutto contro la pelle a buccia d’arancia. Per intervenire, sul corpo vengono utilizzati dei macchinari appositi. Si tratta di apparecchiature innovative, che permettono la produzione di ultrasuoni a bassa frequenza, senza creare danni all’organismo.

Sulla superficie di una lamina ( sonda )  vengono applicate delle cariche elettriche, in modo da creare un campo elettrico alternato che provoca delle vibrazioni. Avviene, sostanzialmente, una trasformazione dell’energia elettrica in energia meccanica, delle  vibrazioni, appunto che vengono trasmesse ai tessuti  sotto- cutanei.

La cavitazione  può essere applicata a livello delle gambe, braccia, addome e fianchi. Gli effetti sono abbastanza evidenti fin da subito in quanto  il massaggio effettuato con  gli ultra-suoni creano anche un importante drenaggio dei ristagni linfatici sotto- cute creando una zona più libera dai liquidi e dalle tossine.

 

Controindicazioni

Esistono delle controindicazioni della cavitazione medica di cui bisogna tener conto. Fra queste attenzioni bisogna includere la gravidanza, l’uso della spirale, patologie che interessano i vasi sanguigni ed eventuali patologie a carico del cuore, del fegato e dei reni e l’eventuale uso di farmaci.

E’ da considerare anche che possono manifestarsi alcuni effetti collaterali che, comunque, sono velocemente risolvibili, come arrossamenti della cute e lieve prurito. Tuttavia in genere si tratta di conseguenze temporanee, che scompaiono in poco tempo. Se il tessuto adiposo è  di tipo sclero-fibrotico, si può avvertire un certo fastidio, durante il trattamento,  proprio per il fatto che il tessuto è più duro da  trattare e quindi crea più resistenza.

I risultati sono, comunque, molto soddisfacenti ed anche  di lunga durata; importante è effettuare un ciclo di trattamenti a cadenza  settimanale o bi-settimanale per almeno 10-15  sedute.